VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
deputato Minervini è rinviata dopo la discussione del progetto di legge del deputato Cairoli, dopo avvertenza del ministro per le finanze Minghetti
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Minghetti ministro per le finanze. Io prego la Camera di voler considerare che, noi stiamo discutendo e votando il bilancio, che siamo prossimi a
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Capone. Io dirò brevissime cose, e mi raccomando specialmente al ministro delle finanze, come diceva l'onorevole Mellana, perchè le proposte di
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delle finanze, potrei essere più breve.
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Minghetti ministro per le finanze. In modo sommario però, giacchè la nota particolareggiata non sarei in grado di darla immediatamente; oltredichè mi
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hanno potuto mai essere sostenute dal ministro delle finanze perchè non era presente. Del resto lo assicuro che non soglio prendere informazioni da
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Minghetti ministro per le finanze. Quando è stata presentata la relazione sulla legge del prestito io non ho chiesta l'urgenza della discussione
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Minghetti ministro per le finanze. Non posso accettare l'accusa dell'onorevole Mellana, il quale certamente seppe il fatto per udienza, giacchè, se
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proposte senza cadere in contraddizione, ma il ministro delle finanze il quale vede l'insieme e conosce la profondità dell'abisso che si vuol colmare non può
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signor ministro delle finanze a voler procurare che pel giorno della discussione sia presentata un'indicazione, non dirò matematicamente esatta, ma
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Da parte mia prendo atto della riconosciuta necessità della riforma della legge postale. Vegga intanto l'onorevole ministro per le finanze se la
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Chiamo giudice, ripeto, il ministro delle finanze di due proposizioni, che, se non intesi male, trovo espresse nella precedente tornata
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Minghetti ministro per le finanze. Io proporrei di portare la questione sopra un terreno pratico.
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Minghetti ministro per le finanze. La eseguirà certamente.
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preoccupato dell'importanza che la discussione proceda, perchè ciò che ha detto il signor ministro per le finanze comprende appunto quello che io
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Capone. Dirò due parole all'onorevole ministro per le finanze. Egli mi perdoni: nè nel mio ordine del giorno, nè in ciò che ho esposto poco fa alla
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un aggravio assai pesante alle finanze, e che quindi ci troviamo nel bivio, o di rovinare sempre più l'erario oppure di essere ingiusti verso le
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annunzierebbe un incremento nel numero delle lettere, e per conseguenza un maggiore provento per le finanze.
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presidente. La parola spetta al ministro delle finanze.
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Minghetti ministro per le finanze. Risponderò brevemente che in quanto dice l'onorevole Lazzaro vi ha
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Il mio collega ministro delle finanze potrebbe rispondere che, se ciò ha luogo, ha luogo in virtù d'una legge e che la legge è per tutti. Per mio
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è per ciò che io chiamo su questo punto l'attenzione non solo dell'onorevole ministro dei lavori pubblici, ma dell'onorevole ministro delle finanze
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Minghetti ministro [per le finanze]. Siamo tutti d'accordo.
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Sineo. Io mi oppongo all'ordine del giorno. La franchigia è stata data, come diceva ottimamente il ministro delle finanze, è stata data ai nostri
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Minghetti ministro per le finanze. Io voglio solo dire alla Camera che per ciò fare è necessaria una legge la quale deroghi al disposto della legge
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Minghetti ministro per le finanze. Per queste considerazioni, e salvo naturalmente ad esaminare la cosa più attentamente in appresso, il Ministero
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sono obbligate di girare per il comune; ma se la cosa si può fare, in non domando meglio, e son persuaso che anche il ministro delle finanze sarà
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dall'onorevole ministro delle finanze, le quali stabilivano il canone che trasferimento di bassi impiegati senza ragione non se ne debba ammettere…
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diminuire l'aggravio delle finanze, di aggiungere a favore del pedone una tassa alle lettere che sono portate a domicilio; farle pagare, per esempio, cinque
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lire 20 mila, e mi lusingo che avrò l'appoggio dell'onorevole ministro delle finanze, constandomi che egli sostiene questa tesi nel disegno di legge del
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Accademia della crusca
